Castello di Radda, Radda in Chianti – 12 settembre 2016
Nella splendida cornice di Radda in Chianti, si è tenuto come consuetudine l’annuale incontro di presentazione a stampa e clientela professionale dei vini delle Agricole Gussalli Beretta e della società commerciale collegata
Vintrading.
Il progetto vitivinicolo della storica famiglia di Gardone Valtrompia, conta oggi su quattro cantine di proprietà, ubicate in zone a denominazione d’origine altamente vocate:
Franciacorta, Barolo, Chianti, con la Castello di Radda luogo dell’evento, e Colline Teramane.
Attraverso la commerciale il portafoglio vini giunge a coprire il meglio della produzione italiana e alcune eccellenze francesi e austriache. Il gruppo è cresciuto negli ultimi anni per
acquisizioni, cogliendo opportunità derivanti dalla crisi, mettendo a frutto il fiuto imprenditoriale, che è la cifra di casa Beretta, tenendo però la barra ben dritta rispetto alla coerenza e
gestibilità complessiva del progetto.
“Non essendo specialisti del settore investiamo in aree a valore aggiunto con precise identità produttive – afferma Massimo Ferrari, amministratore unico di Vintrading - e non in aree minori ancora da valorizzare.”
Il taglio professionale e culturale del gruppo garantisce l’amalgama tra zone molto differenti. E se la crisi economica degli ultimi anni ha moltiplicato le opportunità d’investimento, non è
tutto oro quello che luccica. Il settore rimane complicato e sfidante.
Fenomeni come Alibaba, il grande portale cinese dedicato all’import ed export, che si candida ad essere la vetrina del vino italiana in Cina vanno valutati attentamente. “Il mercato cinese è
difficile, è lì ma non lo acciuffi mai, - precisa Massimo Ferrari - sempre risolutivo ma a ritroso.
Non sai mai se c’è concretezza, perciò è necessario selezionare con cura la rete distributiva. Alcuni produttori hanno detto no ad Alibaba, sostenendo, a ragione, che essendo il vino un
prodotto relazionale, non si può approcciare un mercato nuovo solo via web dove è il prezzo a dettare legge.” Si aggiunga poi che i consumatori cinesi non conoscono le nostre denominazioni,
mentre Bordeaux, Champagne e Bourgogne sono note. Lugana e Franciacorta: perché non si può pensare un progetto comune tra queste nostre eccellenze?
La suggestiva proposta di Massimo Ferrari porta come esempio quanto Barolo e Brunello di Montalcino sono stati capaci di creare in termini di sinergie tra loro. ” D’obbligo chiedere, in fine, un
commento sull’installazione The Floating Piers, visto che l’opera di Christò e Jeanne-Claude ha cinto l’isola di San Paolo, proprietà di famiglia. “Purtroppo non ci sono strutture ricettive di
livello internazionale, non c’è nessuno che investa seriamente sulla zona- chiosa Massimo Ferrari –temo che non ci sarà memoria, rimarrà un evento straordinario in senso letterale.”
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